La nostra avventura alle World Series

Questo è il blog della selezione North-West League che affronterà le World Series della categoria Big League a Kalamazoo , Michigan dal 4 al 10 agosto 2011.
Vi porteremo con noi nella nostra avventura attraverso i nostri post.

venerdì 12 agosto 2011

La parola ai tecnici

Nella nostra carrellata di commenti sull'esperienza delle Big League Softball World Series di Kalamazoo tocca ora ai tecnici della rappresentativa Northwest League Italy prendere la parola.
Partiamo dal Manager, Ivan Parise. Con lui abbozziamo un bilancio dell'avventura italiana.
" Non avevo mai partecipato ad una manifestazione come questa. E' stata una bella esperienza, positiva per tutti come abbiamo sentito anche dalle parole delle ragazze.
L'organizzazione e' stata semplicemente fantastica, l'ambiente amichevole fuori dal campo, in partita poi ognuno dava il massimo per il suo risultato.
Il bilancio e' sicuramente positivo, a livello umano e sportivo.
Non sapevo come sarebbero state le squadre avversarie; il livello che abbiamo trovato e' molto alto, decisamente superiore al nostro. Sicuramente potevamo fare di piu'. Ha giocato molto l'emozione che e' ben diversa da quella che si vive da noi in partita. Questo ha avuto un'influenza sul rendimento della nostra squadra.
Siamo partiti sperando di vincere qualche partita, ne abbiamo portata a casa una e giocate bene altre, la migliore di tutte quella contro Portorico ( persa per 2 a 1 ). Sarebbe stato meglio giocare cosi' anche altre partite, ma nelle prime rompere il ghiaccio e' stato un po' un problema.
Da quello che abbiamo potuto capire , la preparazione degli altri e' stata di gran lunga migliore : innanzitutto per aver giocato insieme molto di piu' , alcune squadre erano addirittura intere squadre che sono sempre insieme, altri, come Portorico e le Filippine hanno lavorato insieme per preparare il torneo per lungo tempo. Noi purtroppo abbiamo dovuto prepararci " usando il tempo che avanzava " per i tanti impegni di tutti.
La partecipazione ad un evento di questo genere andrebbe preparata meglio per poter giocare meglio, cosi' sarebbe piu' bello per tutti , anche per il movimento italiano ".
Ivan e' coach della Nazionale Italiana Under 22 che il prossimo anno disputera' il Campionato Europeo.
Gli domandiamo che relazione vede tra l'attivita' Little League e il programma nazionale.
" Credo che queste esperienze con la Little League, tra l'altro a tutte le categorie, possano contribuire molto allo sviluppo delle atlete delle squadre nazionali. Soprattutto se si approda alle World Series si ha la possibilita' di giocare tornei di livello molto alto, importanti anche per intere nazionali, se fosse possibile farle partecipare. Tra tutte le esperienze a livello di rappresentative nazionali e regionali si deve creare una linea di continuita' che accompagna la crescita tecnica e sportiva delle atlete ".
Conferma Mirella Quagliotti, coach del S.C. Bollate e tecnico della rappresentativa Northwest League : " Bisogna insistere e approfittare di tutte le possibilita'. E' nostro interesse anche cercare di migliorare il livello globale in Europa perche' cosi' miglioreremo sicuramente tutti. In questi giorni ci sono stati fatti molti complimenti, principalmente perche' siamo stati in grado di competere in ogni partita, di giocare e di mostrare buone capacita' tecniche e conoscenza del gioco. Ora bisogna migliorare anche per quanto riguarda la competizione ad alto livello. E si puo' fare solo giocando molto con i bravi  ".
Mirella sottolinea inoltre : " Non sapevo cosa aspettarmi prima di partire. Sicuramente un livello di gioco alto ma capita anche che non sia per forza cosi', volevo quindi vedere cosa ci stava aspettando. Ero pero' sicura che avevamo un buon gruppo di giocatrici.
E' stato un peccato che per l'emozione e la poca abitudine a giocare insieme non siamo riusciti ad afferrare risultati che erano alla nostra portata. Con alcune squadre si poteva far meglio, essere alla pari e anche vincere ".
Alla domanda su quali siano state le piu' grosse differenze tra la nostra squadra e gli avversari , entrambi i tecnici rispondono " la battuta, perche' i battitori vanno sempre forte sulla palla, con un giro veloce ".
Ivan prova ad abbozzare una risposta al perche' di questa differenza : " Credo che l'allenamento sulla battuta sia diverso e comunque piu' intenso, dedicando piu' tempo e lavorando sul movimento, utilizzando tutto il corpo e controllando l'efficacia del movimento stesso. Penso che in generale noi dedichiamo piu' tempo alla difesa. Dal punto di vista strategico non abbiamo trovato nulla di particolare ".
Un'ultima nota riguarda il comportamento di tutti in campo. Mirella sottolinea : " Il comportamento di tutti e' sempre stato rispettoso, sereno. L'atmosfera positiva facilita la prestazione delle atlete e di tutti in generale.
E' stato particolare vedere come anche al massimo livello eventi di questa portata sono possibili solo grazie al lavoro di tantissimi volontari che prestano il loro tempo, le loro competenze, la loro opera per tutto cio' che e' necessario a realizzare la manifestazione e per il bene delle ragazze. Alcuni di loro, come Bud Vanderberg , hanno prestato servizio alla LL e alle WS per ben 32 anni. E' un lasso di tempo impressionante. La dedizione di tutte queste persone e delle famiglie che ci hanno accolto qui e' davvero preziosa ".
Alle ragazze va un ringraziamento accorato da parte di tutto lo staff e l'augurio di riuscire a far propria questa esperienza, imparando da tutte le situazioni umane e sportive che hanno avuto la fortuna di incontrare.

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